Sergio Bambagiotti: “Abbiamo portano le nostre idee per semplificare la vita agli agromeccanici dell’Umbria e per sbloccare alcune situazioni impigliate nella fitta rete della burocrazia”
PERUGIA – Si è svolto ieri a palazzo Donini di Perugia il primo incontro formale tra la Presidente di Regione Umbria Donatella Tesei e l’associazione Contoterzisti Umbria capeggiata dal presidente Sergio Bambagiotti, dal vice Sabatino Tordenti e dal direttore Andrea Stortini. Alla riunione era presente anche il sindaco di Giano dell’Umbria Manuel Petruccioli.
“L’incontro è stato molto proficuo e ha consentito di riallacciare un dialogo avviato in campagna elettorale, poi interrotto a causa della pandemia”, commenta il presidente Sergio Bambagiotti che sottolinea la grande accoglienza e attenzione dimostrata dalla Presidente Donatella Tesei verso gli agromeccanici della regione: “Con nostra grande soddisfazioni ha sfogliato a lungo il libretto con le
tariffe per le lavorazioni agromeccaniche 2023 appena andato in stampa, ma soprattutto ha ascoltato e compreso alcune nostre idee per semplificare la vita a noi imprenditori e sbloccare alcune situazioni impigliate nella fitta rete della burocrazia”, aggiunge il presidente dei Contoterzisti dell’Umbria.
“Ieri si è parlato in particolare di alcune norme che vincolano e rallentano il piano laghetti artificiali in diverse aree dell’Umbria che necessitano in fretta di nuovi bacini e del ripristino di quelli esistenti”, ha sottolineato Sergio Bambagiotti che aggiunge come siano emersi spunti di riflessione su possibili modifiche alle disposizioni e procedure che disciplinando in modo eccessivamente rigido il settore, bloccano di fatto opere fondamentali per l’agricoltura e per la tutela del territorio.
Dopo aver parlato dei fattori di ostacolo all’esercizio dell’attività agromeccanica e agroforestale da parte di aziende che operano anche nelle regioni confinanti, sono emerse ipotesi su cui collaborare: “abbiamo portato l’esempio dell’assurdità di dover avere più patentini che autorizzano al taglio dei boschi per chi svolge quest’attività a cavallo di diverse regioni, una seccatura burocratica che vedremo insieme come risolvere in sede di accordo Stato-Regioni”.
Un problema simile si presenta anche nelle assegnazioni di gasolio agricolo a un’azienda che presta servizi conto terzi in regioni diverse: “Buon senso suggerisce che in questi casi sia la sede legale dell’impresa agromeccanica a determinare l’assegnazione e non l’ubicazione degli ettari lavorati”, conclude Bambagiotti.